Un sonno lungo mille anni
di Enrico Tealdi
Descrizione
Il volto di fanciulla dipinto da Enrico Tealdi, secondo antiche tecniche medievali, come per esempio l’ammanitura, è un’icona femminile in cui si incarna un omaggio alla donna e la memoria della sua esclusione storica dalla scena sociale. La canzone piemontese della bella bergera (comune a molti territori e presente in forma sia piemontese sia occitana), il cui tema pastorale trae origine dalla cultura trobadorica occitana, è un’eco che attraversa i secoli e raccoglie tracce di voci e di tante storie negate e cancellate.
Una suggestione che nasce dai molti, meravigliosi dipinti e affreschi disseminati tra chiese e cappelle nella Valle Maira, eredità della tradizione dei pittori erranti (mitica ed esemplare la figura del fiammingo Hans Clemer) che si sviluppò dal tardo Medio Evo a tutto il 1600. Raffigurazioni dove le donne rimangono ai margini, relegate a interpretare i ruoli di Maria e della Maddalena. Il volto di Tealdi è un ideale ritratto della Valle Maira, che la trasfigura in immagine sacra. Nel suo viaggio di scoperta, in una lunga narrazione artistica nomadica attraverso la Val Maira, l’artista è stato accompagnato dalla guida turistica Donatella Guerrini.
..la bella gli rispose
“Gentile galante fatevi il vostro viaggio
E lasciatemi stare con il mio pastore
con il suono della sua ghironda
mi farà ballare
Enrico Tealdi
Enrico Tealdi è nato nel 1976, vive e lavora a Cuneo e Angers.
Il suo lavoro è come una poesia che si esprime utilizzando la pittura, il disegno, la ceramica. Numerose le sue mostre in Italia e all’estero, così come le presenze in collezioni pubbliche e private.