Materia Nobile – ricordati di non dimenticare
di Maura Banfo
Descrizione
Maura Banfo ha racchiuso in manifesti, disseminati tra Roccasparvera, Moiola e Gaiola, le storie orali della valle Stura, ricche di parole ed immagini, di suggestioni che collegano il passato, la memoria, a valori e insegnamenti universali, condensandoli in parole iconiche. Fondamentali i suoi incontri con il castanicoltore Remo Degiovanni e con il gruppo di anziani attivi di “Insieme diamoci una mano odv”.
L’artista è stata in ascolto e ha raccolto queste storie e i ricordi che si tramandano di generazione in generazione, una tradizione dove si mescolano cultura, lavoro, un’economia legata alla terra e ai suoi prodotti.
La castagna elemento visivo e iconico protagonista, il suo guscio spinoso che appare come un nido ideale, custode di una pratica di lavoro difficile e anche dolorosa nella raccolta e nella lavorazione, eppure un materiale d’oro, che garantiva la sussistenza. Il castagno era chiamato, infatti, l’albero del pane. La castagna, quindi, diventa un elemento alchemico che contiene una memoria collettiva poetica, evocata nel titolo anche la figura di Nuto Revelli (1919 –2004), scrittore, ufficiale e partigiano italiano originario di Cuneo che rese queste zone paesaggio attivo di molti suoi racconti come in “Il mondo dei vinti” del 1977, da cui l’artista nel progetto “Materia Nobile – Ricordati di non dimenticare” estrae delle parole chiave e le rende immagini magiche.
Maura Banfo
Il suo lavoro dagli anni Novanta a oggi, ha segnato delle tappe importanti nel sistema dell’arte contemporanea italiana, con uno sguardo e una presenza significativa anche in ambito internazionale. Maura Banfo ha sempre subìto la fascinazione della materia: nella sua ricerca pluridecennale costellata di mostre, residenze d’artista e molti riconoscimenti, ha attentamente indagato osservando la realtà, a partire dagli oggetti che la circondavano e decidendo di restituirli con il mezzo fotografico (e non solo) come nuove entità spogliate del loro significato, architetture da esplorare, entità da osservare sotto punti di vista inediti per aprirli a nuovi codici di senso.
La sua forza sta nel mantenere ben riconoscibile la propria impronta creativa e la propria poetica, ma in una continua scoperta di nuove sfaccettature e punti di vista: sebbene prevalga una preferenza per la fotografia, lavora con padronanza anche con il video, l’installazione. Le sue opere sono presenti in molte collezioni private e pubbliche.